A casa nostra dispositivi elettronicimultimedialismart non mancano di certo. Il signor XS4 di mestiere fa l’informatico e quindi converrete con me che è quasi naturale che i miei figli fin dalla più tenera età hanno dimostrato una certa padronanza di reti, touchscreen e mouse.
Diego ormai potrebbe bagnarmi il naso su buona parte della tecnologia in suo possesso. Proprio l’altra sera ho fatto una gaffe sulla PS4, avrà pensato di avere una mamma impedita! Io!
Questa premessa per raccontarvi in verità come gestisco la tecnologia e i giochi su dispositivi elettronici in mano ai bambini. Ormai è innegabile che tra computer e smartphone, anche i bambini passano molto tempo davanti ad uno schermo. E in casa nostra è proporzionale all’età.
Figlio nr.1 , Diego, 11 anni: dispone di varie consolle da gioco (per la gioia anche di papà), tra questi i suoi strumenti preferiti sono PS4 e smartphone. Vanno per la maggiore giochi ammazzaescappa e i sempre presenti Minecraft e Fifa. Tempo di percorrenza davanti allo schermo: tutto il tempo disponibile. Ecco il centro del problema: mio figlio, e credo come la maggior parte degli undicenni e giù di lì, non ha assolutamente senso del troppo. Diego è un bambino diligente e rispettoso ma nel caso dei giochi tecnologici devo mettere dei paletti tra i più severi perchè lui non riesce a regolarsi da solo. Nulla gli vieta di rientrare da scuola e farsi una partita alla PS ma sono intransigente sul fatto che dopo essersi rilassato un pochino deve svolgere i compiti e occuparsi dello studio. Finito il suo lavoro può rimettersi a giocare ma sempre con moderazione.
Altro tasto dolente è Youtube. I ragazzini della sua età passano ore a guardare video di altri che giocano e mostrano trucchetti dei videogiochi del momento. Sinceramente a questo cerco di stare un po’ più attenta perchè è vero che a parte le valanghe di parolacce presenti in questi video, hanno contenuti adeguati al loro intento di mostrare il gioco prescelto ma spesso Youtube ne propone altri che potrebbe urtare la sensibilità di un ragazzino. Voglio precisare che lascio mio figlio disporre di tablet e smartphone ma sempre in casa, di certo non porta il cell a scuola.
Figlia nr.2, Emma 8 anni: dispone del nuovissimo Clempad portatole da Babbo Natale e da quando ha questo lascia libero il tablet a noi comuni mortali. Ero molto scettica su questo prodotto ma mi sono ricreduta, il target è da 6 a 12 anni e per le necessità di Emma calza a pennello e io la lascio giocare in tutta tranquillità. I contenuti sono personalizzabili dagli adulti ed è possibile stabile un tempo massimo di gioco, a volte lo utilizza anche con la piccolina. Tempo di percorrenza davanti allo schermo: giusto il tempo di un gioco. Emma preferisce giocare a fare la maestra che passare del tempo davanti al video.
Figlia nr.3, Linda 3 anni (quasi 4): lei è sempre una sorpresa, mi stupisco ogni volta di come reagisce alle nuove tecnologie. Sarà vero che nata in quest’epoca ha tutto a disposizione e ovviamente impara più in fretta. Lei non ha un dispositivo a sua disposizione, non stupitevi di questa mia affermazione ne ho sentite di tutti i colori in merito alla tecnologia in mano ai bambini, Linda quando vuole giocare usa il telefono della mamma. Per la verità ci gioca solo se se lo trova tra le mani e non lo cerca, quando lo prende sa esattamente cosa fare per accedere ai suoi giochi e per la maggiore in questi ultimi giorni usa la nuova applicazione AppsGo “Barbapapà e gli strumenti musicali”, gratuita sia su AppStore che su GooglePlay.
Questa applicazione è strutturata come un libro interattivo con un gioco musicale e l’accesso ad altri contenuti sul sito AppsGo. I disegni sono gli stessi della serie dei Barbapapà che abbiamo tanto amato da bambini e le animazioni sono simpatiche e divertenti. Linda adora i suoni che fanno gli animali quando passa il suo ditino sopra lo schermo, in particolare, non so perchè, si è innamorata del gattino che dorme sul letto di Barbabella. Forse le ricorda il nostro Sheldon.
Se volete saperne di più vi rimando al sito AppsGo, dove trovate tutte le informazioni sulle app dei Barbapapà e di Vittorina Confettina, adatte per bambini dai 3 anni in su, genitori compresi.