Oggi è il mio compleanno. Compio quanrant’anni.
Non voglio scrivere un articolo di come passa il tempo e blablabla, io a quarant’anni mi sento bene. Sì ci sono i capelli bianchi, sì ci sono le rughette intorno agli occhi e sì non ho più il culo sodo come a venti ma oggi sono più consapevole di come sono e quello che voglio. Ho smesso di tingermi i capelli da un paio d’anni, mi trucco meno che in adolescenza e mi faccio una ragione di non pesare meno di 50 chili come un tempo, ora li supero abbondantemente.
Non ho scoperto l’acqua calda ma ho imparato a vivere come sono, nel mio modo senza preoccuparmi troppo degli altri o di quello che mi aspetta. Ho letto un libro (questo) che mi ha aperto gli occhi su come è meglio concentrasi sul presente che vivere con il rimpianto del passato o sulla speranza di un futuro migliore. Questo mi ha aiutato molto da quando ho chiuso la mia attività, perchè, anche se è stata una scelta ponderata, una certa destabilizzazione me l’ha portata. L’avvicinarsi degli anta mi faceva più paura nel ritrovarmi senza un lavoro o una posizione stabile come mi sono sempre immaginata, più che l’effettiva età anagrafica. Viviamo in un paese che, per mentalità di chi offre lavoro, di certo aiuta poco le madri quarantenni con tre figli a trovarne un nuovo.
Mi sono rimessa in gioco. Ho iniziato a scrivere, per me, per altri, per tenermi occupata e sentirmi utile. Anche se non guadagno cifre stratosferiche, anzi oserei dire irrisorie, ma è quel poco che mi fa dire: ecco faccio questo!
La mia autostima è cresciuta da 0 a 100, non vi immaginate la mia gioia quando ricevo dei feedback positivi manco avessi preso un 10 in un tema alle superiori.
Insomma a quarant’anni ho preso coscienza che anche se non sono una manager in carriera, posso essere una mamma semi-occupata, che lavora come può e nel frattempo si spupazza la gestione famigliare. Scusate ma è tanto da esserne orgogliosi. Non voglio peccare di superbia ma ho passato gli ultimi dieci anni barcamenandomi tra lavoro e casa, senza essere soddisfatta di quello che facevo, né da una parte né dall’altra. Pensavo a come sarei stata meglio una volta a casa per poi ritrovarmi a rimpiangere di non avere un’identità lavorativa. Ora mi sento di avere anche quella e cerco di migliorarmi sempre più, seguo corsi online e leggo tutto quello che riesco a trovare per crescere.
E poi ci sono i miei tre marmocchi. Quelli che mi dicono che non sono vecchia perchè i miei anni non li dimostro. Quarant’anni.
Accidenti, ricordo quando mia mamma aveva quarant’anni e non mi sembrava vecchia, no no, ma tanto grande. Io avevo sei anni.
Oggi inevitabilmente il mio pensiero va a lei. Immagino che, finchè è rimasta con noi, il giorno del mio complenno lei ripensasse al giorno della mia nascita così come io ripenso alla nascita dei miei figli nel giorno del loro compleanno. Credo che continuerò a farlo finchè sarò in vita o sana di mente (si fa per dire).
Insomma quarant’anni mi hanno portato un po’ più di serenità, magari anche un po’ di saggezza (passatemi il termine anche se riferito a me). Oggi volevo fare mille cose, comprarne altrettante come regalo, volevo festeggiare alla grande, volevo una festa stratosferica. Poi mi sono accorta che il regalo più grande e la festa più bella le ho già. Non mi manca nulla e sono felice.
Almeno oggi. E poi come dico sempre: oggi è festa nazionale!
Questa meravigliosa torta è la sbriciolata alla nutella di Chiarapassion, ve la consiglio!