Quest’anno abbiamo deciso di passare il ferragosto in maniera diversa dal classico amici+grigliata+piscina, anche perché il tempo non prometteva bene, e siamo andati al Museo Egizio di Torino.
Ampliato negli ultimi 5 anni e inaugurato il 1 aprile di quest’anno in tutto il suo splendore, aspettavo di rivederlo dato che l’ ho visitato in gita scolastica penso alle medie, secoli fa. Diego ha espresso il suo entusiasmo per la gita (lui che alle medie ci andrà a settembre, sigh), contrariamente a quanto pensavo anche Emma era contenta dell’idea e Linda era giusto felice per l’uscita, lei che ne sa degli egizi!
Insomma tutti contenti, pranzo al sacco siamo partiti alla volta di Torino. Abbiamo parcheggiato abbastanza vicino ma arrivati davanti al museo ci siamo ritrovati una bella coda per i biglietti. Si può facilmente saltare prenotando i biglietti online con una piccola aggiunta sul prezzo originario. Io e mio marito abbiamo pagato il prezzo pieno, i bambini fino a 14 anni pagano 1 euro e i bambini sotto i 6 non pagano.
Muniti di biglietto (a braccialetto, che Linda si è strappata dopo 10 minuti) e 4 audiovideoguida (solo 4! per il disappunto di Linda alla quale ho ceduto la mia) abbiamo percorso i 4 piani di visita. Non sto a raccontarvi tutto quello che abbiamo visto, noi siamo rimasti stupiti da quanto materiale c’è esposto e non fatico a credere che dopo Il Cairo, il museo Egizio di Torino è il più grande del mondo. Emma è rimasta colpita dalle statue nella sala dei re, veramente scenografica, Diego dai sarcofagi, Linda si è divertita a cercare le forme degli animali tra i geroglifici. Ma la cosa che hanno apprezzato più di tutte? All’uscita la corsa sotto l’acqua per raggiungere l’auto! Bambini!
Anch’io ho trovato qualcosa da mostrare, sarà una devianza mia ma i gatti mummificati con tanto di log cabin non potevo non fotografarli.
Chiude il percorso l’immancabile shop dove abbiamo acquistato il libro del museo e una vera chicca, le pastiglie Leone edizione pro museo. Adoro queste caramelle.
Insomma, a conti fatti si può andare per musei anche con i bimbi piccoli, parlo ovviamente di Linda che a 3 anni non può essere interessata all’argomento ma fortunatamente dopo pranzo sono riuscita a farle fare anche un sonnellino sul passeggino e io a godermi un pochino la visita senza essere strattonata da una parte all’altra. E non è proprio cosa da lei, né stare sul passeggino né dormire in giro. A proposito, per il passeggino (o carrozzine per disabili) il museo è ben visitabile, ampi spazi e ascensori accessibili in corrispondenza delle scale.
Vi rimando di nuovo al sito del museo per maggiori informazioni e se avete la possibilità andate a visitarlo, ne vale davvero la pena.