Chiacchiere da mamma /5

Finalmente è lunedì. No non sono impazzita, notoriamente il lunedì non è un giorno che risulta simpatico ma oggi diciamo che riesco a tirare un sospiro di sollievo. Nonostante la tosse, eh.
Ovviamente sto parlando di feste natalizie, e pranzi e cene e di tutto lo stress da prestazione festaiola … lo so c’è ancora capodanno e l’Epifania. Soprattutto oggi vi parlo di regali, dei quintali di doni che ricevono i miei figli.
Con un figlio solo, i regali sono gestibili e diciamocelo tutta, lo accontenti e lasci che lo accontentano in tutto quello che  chiede. I regali affollano il salotto la mattina di Natale  ma poi riescono a venire ordinati in breve tempo all’interno della casa, lo spazio c’è. Con un secondo figlio le cose iniziano a complicarsi soprattutto in fatto di spazi. Nel mio caso dove prima si trovavano solo macchinine e costruzioni abbiamo dovuto trovare il modo di farci stare pentolini e bambole, fosse stato un altro maschio quantomeno non ci sarebbe stato problema di genere. È vero che i giochi si deteriorano e vengono buttati e tanti non più usati finiscono regalati ai vari asili ed enti ma la quantità di giochi cresce in maniera esponenziale rispetto al numero che si elimina. Per me tra l’altro con i primi due la differenza di tre anni mi ha permesso di avere giochi da bebè mischiati con giochi da più grandi per un buon numero di anni. Con il terzo figlio no è più solo complicato ma è il delirio. Inizi ad odiare i giochi e a dire a tutti che non vuoi più giochi in giro per casa. Io avevo già tolto tutti i giochi da neonati: i morbidosi,  quelli da mangiucchiare e persino le costruzioni più grosse. Niente, mi è ritornato tutto. So che sembro una madre scriteriata che alla sua terza figlia volesse negare la gioia di masticare un sonaglino ma la mole dei giochi era ed è diventata ingestibile.
Questo Natale non è stato da meno. Credo abbiamo tutti i cuccioli animati in commercio ed io che pensavo che con un gatto vero mi sarei risparmiata i miagolii di Daisy la gattina.
Tengo a precisare che io non compro nessun gioco, sono tutti regali che i babbinatalenonnizii si sentono in dovere di comprare. Sono anni che ormai chiedo cose più utili: abiti, libri o cose che servono al momento ma no! Perché il gioco ci vuole. Invece a me pare tutto uno spreco e di tutti questi giochi alla fine i bambini non sono particolarmente interessati. Vi giocano magari qualche giorno ma superata l’euforia iniziale finiscono in un angolo assieme a tutti gli altri.
Parlo per le bambine perchè Diego ormai ha altri interessi, hanno ricevuto tutto quello che hanno chiesto sulla letterina, felicissime giocano con animaletti e giochi vari ma volentieri si mettono a  colorare e disegnare con matite e pennarelli i nuovi libri.
A me non resta che trovare posto ai nuovi arrivati e decidere cosa fare dei più vecchi. Perché anche questo diventa un problema se ci si mette il sentimentalismo. Come si fa a buttare il primo peluche? O la prima macchinina?

emmalinda natale 2015 linda natale2015

2 comments

  1. Francesca says:

    sull’argomento giocattoli, stendo un velo pietoso, siamo invasi!
    Così come dai vestiti, non so più dove metterli, ho il garage pieno.
    Per i giochi, tra qualche anno, li regalerò a qualche centro dove i bimbi fanno terapia, dove va Chiara, lì possono essere utili, i tanti Sapientino, puzzle, giochi di società, per i vestiti vorrei trovare qualche associazione seria che può distribuirli a chi è meno fortunato, da neonato ho veramente tante cose, così come la puericultura più ingombrante. Sogno una casa minimalista al momento!

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